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UNA CONVERSAZIONE CON VIKY RADER

08.05.2024

Ex modella, direttrice creativa, mamma, consulente e content creator digitale: è così che si descrive Viky Rader, influencer instancabile con cui abbiamo parlato di moda, gioielli, futuro e maternità.

Come sei entrata nel mondo della moda e cosa è cambiato in questi anni?

Ho iniziato a fare la modella a diciassette anni, dopo aver vinto un concorso di bellezza in Ucraina. Negli anni ho visto cambiare tanto il mondo della moda, sia in termini di stile, sia a livello di mood. Oggi mi sembra che la tendenza sia rischiare di meno, andare sul sicuro. E poi è arrivato lo streetwear, che ha avuto una grande influenza, sono nati molti piccoli brand interessanti.

 

Quando hai deciso di fondare il tuo brand, Viky Rader Studio?

Durante la pandemia, nel 2020. È stato un momento in cui tutti abbiamo potuto rallentare e ripensare le nostre vite, ragionando su ciò che vogliamo davvero. In quel periodo ho avuto abbastanza tempo per sviluppare le idee per il mio marchio.

 

Cosa significa fare moda in maniera diversa”?

Significa essere più esclusivi, non avere limiti e restare fedeli alla propria storia e alle proprie convinzioni.

Cos’è il lusso?

Per me è un’attitudine. Non vuol dire solo acquistare abiti, borse o accessori costosi. Il lusso è un atteggiamento che si riflette nel modo in cui si vive, si mangia, si pensa.

 

Come vedi il futuro della moda?

Per usare un’espressione molto conosciuta, direi Less is more”, o almeno è ciò che mi aspetto. Le persone stanno ripensando ciò che vogliono, ciò di cui hanno bisogno o che ritengono necessario. Penso che ci saranno molti cambiamenti e sono molto entusiasta di questo. Viky Rader Studio è parte di questo futuro.

Come descriveresti il tuo rapporto con i gioielli?

È una storia iniziata molto tempo fa. Sono sempre stata una fan del layering, mi piace indossare tanti gioielli ma leggeri, come ornamenti sul corpo. Li metto ogni giorno, magari piccoli pezzi come anelli, braccialetti, orologi e orecchini. Se non li indosso, mi sembra di non essere abbastanza vestita. I gioielli hanno una funzione espressiva, come gli abiti.

Di solito cerco pezzi più sobri. Se scelgo qualcosa di appariscente è per la sera, quando oso con pezzi più audaci e forti come una bella collana, orecchini grandi o un anello che si fa notare.

Cosa cerchi in un gioiello?

Di solito cerco pezzi più sobri. Se scelgo qualcosa di appariscente è per la sera, quando oso con pezzi più audaci e forti come una bella collana, orecchini grandi o un anello che si fa notare. Bisogna fare attenzione però, perché come i vestiti i gioielli possono aggiungere un tocco di classe o diventare eccessivi.

 

Cosa c’è nel tuo portagioie?

Tanti anelli di forme e stili diversi. Una selezione di orecchini e la mia collana preferita, una catena che indosso sia di giorno che di sera. Indosso anche sempre un braccialetto sulla mano destra.

Come riesci a conciliare il tuo lavoro di fashion designer e imprenditrice con la tua vita privata?

È molto impegnativo, sto ancora cercando di trovare il modo giusto per bilanciarli. Credo che avere un buon team e una buona struttura sia fondamentale: è importante che ognuno conosca i propri ruoli e le proprie responsabilità. Io sono molto attiva, cerco di tenere il passo con le telefonate e le email, ma le persone che mi circondano mi danno un enorme sostegno. Credo davvero che avere il team giusto sia essenziale, perché una persona da sola non può fare tutto.

All’orizzonte ci sono molte cose: vorrei portare ancora più valore nel mio brand, continuare a creare buoni contenuti, esplorare il mondo. Ho anche una fondazione, con cui vorrei portare il mio messaggio di gentilezza ovunque nel mondo.

Dove ti trovi ora, e cosa c’è all’orizzonte?

Attualmente sto per portare a termine la mia quarta gravidanza, non vedo l’ora di diventare mamma di nuovo! All’orizzonte ci sono molte cose: vorrei portare ancora più valore nel mio brand, continuare a creare buoni contenuti, esplorare il mondo. Ho anche una fondazione, con cui vorrei portare il mio messaggio di gentilezza ovunque nel mondo.

 

Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto sulla maternità?

Circa dieci anni fa, quando è nato il mio primo figlio, ho ricevuto un ottimo consiglio da un’altra mamma, più grande di me e molto più calma. Ero in difficoltà, mio figlio non dormiva bene e io ero molto stressata. Le notti erano brevi e le giornate infinite. Avrei voluto fare le cose alla perfezione, ma non sapevo come, ed ero molto preoccupata. Lei mi ha detto di non ascoltare nessuno, di lasciar perdere i libri e di ascoltare il mio cuore: la cosa più importante era che fossi felice, e allora anche il bambino sarebbe stato felice. Non esiste una mamma perfetta!

Viky Rader è nata in Ucraina e ha lavorato come modella per i più grandi brand della moda. Oggi vive, con la sua numerosa famiglia, a Monaco, dove ha fondato il brand Viky Rader Studio con la missione di rendere sostenibile il mondo della moda.