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FOPElab è un format inedito che esplora la cultura visiva contemporanea. Una conversazione tra il brand e i giovani talenti della fotografia e delle arti visive, chiamati a interpretare i gioielli FOPE attraverso uno sguardo personale. In questo primo episodio internazionale, Ali Ghorbani Moghaddam, fotografo iraniano basato a Parigi, esplora i confini tra analogico e digitale immergendo le maglie FOPE in una dimensione stratificata e materica. Il risultato è un’atmosfera surreale in cui i gioielli, modellati da luci e ombre, assumono nuove sembianze e significati.

Sono convinto che in qualsiasi lavoro artistico esista sempre un limite e, superando quel limite, si possano scoprire nuovi elementi, nuove possibilità.

AGM: Il mio lavoro è guidato dalla necessità di varcare questo confine per raggiungere risultati inaspettati. Per questo motivo, amo sperimentare con gli strati e la profondità delle immagini, mescolando tecniche analogiche e digitali: il mix crea sempre qualcosa di nuovo e sorprendente. Quando questo accade, sento di aver creato qualcosa di valido.

AGM: Durante il processo di ricerca, sono rimasto estremamente affascinato dall’heritage di FOPE. I dettagli delle architetture vicentine e il design delle maglie FOPE mi hanno ricordato alcuni dipinti surrealisti. Ho voluto quindi sviluppare un mondo immaginario e onirico, dove il gioiello ha il potere di trasportarci in altri luoghi. Per fare ciò, inizialmente ho scattato i gioielli con dei fondali molto semplici, per ottenere degli scatti puliti con cui lavorare successivamente. Tornato a Parigi, ho stampato più copie della stessa foto, scansionandole in vari modi per ottenere pieghe, riflessi e colpi di luce. Durante il processo ho utilizzato diverse tipologie di carta fotografica e la tecnica del collage. Ho concluso scannerizzando il tutto e ottenendo nuovamente delle foto in digitale. Parallelamente, ho scattato e sviluppato delle foto in medio formato che ritraggono i gioielli FOPE con un fondale specchiato e distorto, in una sorta di omaggio all’ispirazione surrealista.

FOPE è il primo brand italiano con cui collaboro. Ricordo quando, da bambino, vedevo l’etichetta “Made in Italy” sui prodotti provenienti dall’Italia e istintivamente mi sembrava un segnale di valore.

AGM: Credo sia difficile comprendere appieno il significato di qualità, in quanto non è un concetto immediato. La qualità, soprattutto nella moda, è qualcosa che si scopre lentamente, sono necessari tempo e mezzi per comprendere e apprezzare il lavoro creativo e manuale celati al suo interno.  Il mio primo approccio alla moda italiana è avvenuto nel 2019, quando Photo Vogue Italia ha pubblicato una mia fotografia. Quello è stato il momento che mi ha spinto a desiderare una carriera in fashion photography, in particolare nel settore luxury. Il motivo della mia scelta è la ricerca di innovazione, la possibilità di creare nuovi linguaggi. Desidero lavorare con brand in grado di innovare e di innovarsi ogni giorno, facendo leva su qualità, creatività e tecnologia. Per questo motivo, sono estremamente felice di aver avuto l’opportunità di lavorare con FOPE, un brand che basa la propria produzione sulla tecnologia e sulla qualità.

AGM: Le nuove tecnologie mi appassionano molto. Ultimamente ho sviluppato svariati progetti tramite AI, per me è un processo divertente, uno strumento utile a esprimere la mia creatività nel tempo libero, quando non scatto e sviluppo fotografie in medio formato. Sono fermamente convinto, però, che un’immagine creata con l’intelligenza artificiale non sia paragonabile a una fotografia, sono e rimangono due cose diverse, l’una non può sostituire l’altra.

Ali Ghorbani Moghaddam è un fotografo di moda e creativo iraniano, attualmente basato a Parigi. Si è laureato nel 2023 in Fashion Film & Photography presso il Paris College of Art. Ha iniziato ad avvicinarsi alla fotografia e al cinema dopo aver frequentato un workshop tenuto da Abbas Kiarostami, acclamato regista iraniano. Dopo aver trascorso i primi anni di vita in Iran, si è trasferito a Cipro per conseguire la laurea in fotografia. Nel corso degli anni ha sviluppato un proprio stile, sperimentando e mescolando tecniche analogiche e digitali. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati su PhotoVogue, Dépaysants Magazine, L’Officiel Baltic — per cui ha scattato anche la copertina di maggio 2023 — Model.com e Capture One.